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  • Come un frutto

    Come un frutto

    di Lorenzo Frizzera

    Perché ho intrapreso questo viaggio? Un viaggio dove la musica è solo il punto di approdo, l’elemento finale nella creazione di un mondo popolato da simboli matematico-musicali, personaggi fittizi e paesaggi immaginari?

    Perché, in fondo, la musica non mi basta più.

    Sento il bisogno di aggiungere altri strati di significato, di restituirle un valore ulteriore rispetto alla performance o all’intrattenimento; mi piacerebbe fosse considerata semplicemente arte, pur nel limite delle mie possibilità e del mio talento.

    È un po’ come la differenza che esiste tra il teatro e il cinema: l’uno legato alla performance pura e l’altro ad un processo che coinvolge un team più ampio, tempi di produzione più lunghi e una pianificazione complessa. La musica classica o il jazz, ad esempio, sono come il teatro: ogni suono viene prodotto in quel momento da un musicista; e il suo gesto, la sua tecnica, la sua conoscenza si esprimono nel qui ed ora. La musica pop invece assomiglia al cinema: molti professionisti sommano i propri talenti in un flusso di produzione più articolato, distribuito nel tempo, finalizzato all’intrattenimento, alla massimizzazione dell’impatto nella ricerca di attenzione da parte del pubblico.

    Bene, io desidero fare del cinema d’autore. E, non avendo come obiettivo né l’intrattenimento, né la performance dal vivo, ciò che produco ha un impatto irrilevante, ma mi rende molto felice, poiché dà senso al mio talento musicale, alla mia dimensione spirituale e simbolica e alla mia passione per la matematica.

    Cosa posso chiedere di più?

    Buccia, polpa e seme

    Questo modo di fare musica assomiglia un po’ ad una pesca.

    Lo strato più esterno, la buccia, è proprio la musica. Una persona può ascoltare i suoni un po’ come quando osserva il frutto: magari non lo assaggia, non ne conosce il sapore, non sa in quale terreno è stato piantato ed è cresciuto; ma forse è gradevole ai suoi occhi o, per meglio dire, alle sue orecchie.

    La polpa corrisponde alla storia, una vera storia con personaggi, paesaggi, e quant’altro. Ambientata sull’immaginaria isola di Solaria, dove un meteorite ha portato una strana forma di vita nella forma di una farfalla di nome Ku. Si tratta dunque di worldbuilding & storytelling, un’avventura di per sé affascinante di cui molto avrò da scrivere in seguito.

    La struttura della polpa si fonda su alcuni simboli matematico-musicali: ogni personaggio o elemento ha un suo corrispettivo musicale. Ho quindi ideato (o forse scoperto), l’accordo sigma, gli accordi farfalla, l’accordo epsilon; ho identificato l’intervallo di tritono come metafora dell’essere umano, il male come divisione tra due scale pentatoniche, il bene come la loro interconnessione e il valore specifico di ogni nota, bianca o nera, nel comporre l’armonia dinamica, dissonante e instabile che caratterizza un mondo vivacemente pacifico. La consonanza invece è un elemento fascinoso, da maneggiare con cura, poiché può portare alla chiusura di ogni nota nel proprio mondo: consonante, sì, ma incompleto e pronto allo scontro con la consonanza dichiarata e vissuta dalle altre.

    Il seme del frutto, l’elemento generatore, la parte che chi ascolta, dopo aver apprezzato il colore e la forma, dopo averne assaporato il gusto potrà eventualmente seminare nel proprio mondo reale, corrisponde alla mia personale visione del mondo ed è la causa dell’intera composizione, ciò che con la pura musica, semplicemente, non riuscirei mai ad esprimere.

    Il prossimo passo

    Nel mio mondo immaginario, come in quello reale, la guerra sta prendendo piede e mi interrogo sulle sue cause profonde. Nel prossimo segmento di composizione percorrerò le sei tappe che portano ad essa e alle sue conseguenze: il rumore, l’ignoranza, la paura, la sfiducia, il conflitto, la guerra e il dolore.


    Per ascoltare e conoscere le prime due parti di questo gioco puoi vedere su YouTube i relativi video:

    01 – Il gioco della musica: vincere o giocare?

    02 – Il gioco della musica: ho creato una composizione palindroma

    Oppure ascoltarne la buccia direttamente su Spotify: