In viaggio


In cui Siri se ne va e si parla di umanità parallele, di un ragazzino nel silenzio pulsante di una biblioteca, di quando Caruso risuonò in Amazzonia, di un castello in Ghana e di tante colazioni nell’unica casa di mattoni di una favela brasiliana. 

Della confusione che si può fare tra pecore bianche e nere, simili a due ninos da rua diventati famosi a loro insaputa; di un minatore austriaco che cambia vita e di un astronomo che suona Bach. 

Di noi, che, come quadrati su un piano, sogniamo grandi praterie. Di ciò che lega mia zia Ida a Charles Lindbergh, del mio amico Don Chisciotte e, infine, di una scritta su un chiostro di Toledo.